Fra i reperti conservati presso l'Istituto Papirologico «G. Vitelli» è presente un'epigrafe incisa su una lastra di arenaria fluviale, tipica del Sudan, di colore rosaceo. Non ci sono incertezze sul luogo di provenienza: è certamente la Nubia, come risulta dalle indicazioni sul contenitore del reperto, ma soprattutto dal contenuto del testo. Altrettanto sicura è la datazione, poiché a conclusione del testo è riportata la data: 30 Hathyr dell'anno 783 dell'era dei martiri, che corrisponde al 26 novembre 1066. Non sono disponibili informazioni, invece, su come e quando tale epigrafe sia pervenuta a Firenze.
Un'iscrizione funeraria dalla Nubia / Marco Stroppa. - STAMPA. - (2019), pp. 11-17. [10.36253/978-88-6453-863-1.09]
Un'iscrizione funeraria dalla Nubia
Marco Stroppa
2019
Abstract
Fra i reperti conservati presso l'Istituto Papirologico «G. Vitelli» è presente un'epigrafe incisa su una lastra di arenaria fluviale, tipica del Sudan, di colore rosaceo. Non ci sono incertezze sul luogo di provenienza: è certamente la Nubia, come risulta dalle indicazioni sul contenitore del reperto, ma soprattutto dal contenuto del testo. Altrettanto sicura è la datazione, poiché a conclusione del testo è riportata la data: 30 Hathyr dell'anno 783 dell'era dei martiri, che corrisponde al 26 novembre 1066. Non sono disponibili informazioni, invece, su come e quando tale epigrafe sia pervenuta a Firenze.File | Dimensione | Formato | |
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