Dalla notte dei tempi le donne si occupano di agricoltura e allevamento, sia dal punto di vista pratico che nella ricerca scientifica. Ciononostante, per secoli hanno lavorato in modo silenzioso, spesso invisibili alla società. Questa Giornata, realizzata nell’ambito degli incontri Le Agristorie della Biblioteca di Scienze tecnologiche dell’Università degli Studi di Firenze, vuole dare finalmente il giusto peso alla componente femminile nel settore agrario, dove tradizionalmente le viene conferito un ruolo meno rilevante rispetto a quello maschile. Dopo una breve introduzione fatta dalla prof.ssa Giuliana Parisi dell’Università degli Studi di Firenze, è intervenuto il dott. Davide Fiorino (Accademia dei Georgofili) che, nella relazione Riconoscere il merito, superare i pregiudizi: scienziate ai Georgofili (1753-1911), ha preso in esame la storia delle prime scienziate ai Georgofili, richiamandosi a una mostra curata dall’Accademia e che ha permesso di fare luce su figure femminili che la società e la cultura (anche scientifica) dell’epoca rendevano “invisibili”. Gli interventi successivi hanno affrontato il peso della componente femminile nel settore agrario, che la tradizione vede protagonista spesso in maniera assai meno rilevante rispetto a quella maschile. I dati dell’ultimo censimento dell’Agricoltura dell’ISTAT (il 7°) sono presentati in maniera analitica e dettagliata dalla dott.ssa Cecilia Manzi dell’ISTAT che, nella relazione dal titolo La donna nell’agricoltura italiana secondo il 7° Censimento dell’agricoltura, ha fornito il quadro oggettivo della situazione attuale. La dott.ssa Colomba Sermoneta (EUROSTAT) nella sua relazione La presenza femminile nel settore zootecnico e il contributo delle donne alla transizione digitale ha esteso l’analisi al comparto zootecnico, mentre la dott.ssa Paola Giordano (ISTAT) su quello della pesca e dell’acquacoltura (Il ruolo della donna nel comparto dell’acquacoltura e della pesca in Italia). L’analisi delle statistiche ufficiali ha permesso di evidenziare in maniera oggettiva il ruolo che le donne svolgono nel settore agrario e in quello delle produzioni animali in questo periodo di grandi cambiamenti nelle varie filiere produttive dell’agricoltura, nell’ottica di garantire la maggiore sostenibilità economica, sociale e ambientale dei processi e nella fase della transizione digitale che sta ampiamente coinvolgendo anche il settore dell’agricoltura. L’evento si è quindi concluso con l’intervento riguardante il ruolo che le donne rivestono nel mondo accademico italiano, in particolare nell’area delle produzioni animali, come esempio di quanto resta ancora da fare per rompere il “soffitto di cristallo” e raggiungere effettivamente la condizione di parità di genere, anche nel mondo universitario. L’ultima relazione, dal titolo Il ruolo delle donne in accademia nell’area delle produzioni animali, è stata presentata dalla prof.ssa Lucia Bailoni (Università di Padova) e dalla prof.ssa Paola Crepaldi (Università di Milano). Le relazioni che sintetizzano gli interventi fatti in occasione dell’evento organizzato presso l’Accademia dei Georgofili sono riportate di seguito e sono precedute da una relazione che analizza la formazione universitaria nel settore agrario e delle produzioni animali in Italia, focalizzata sul diverso coinvolgimento delle donne e degli uomini in questi percorsi accademici.
I Georgofili. Atti dell'Accademia dei Georgofili (2024). Vol. 21 / Parisi G.. - ELETTRONICO. - 1:(2025), pp. 658-669.
I Georgofili. Atti dell'Accademia dei Georgofili (2024). Vol. 21
Parisi G.
2025
Abstract
Dalla notte dei tempi le donne si occupano di agricoltura e allevamento, sia dal punto di vista pratico che nella ricerca scientifica. Ciononostante, per secoli hanno lavorato in modo silenzioso, spesso invisibili alla società. Questa Giornata, realizzata nell’ambito degli incontri Le Agristorie della Biblioteca di Scienze tecnologiche dell’Università degli Studi di Firenze, vuole dare finalmente il giusto peso alla componente femminile nel settore agrario, dove tradizionalmente le viene conferito un ruolo meno rilevante rispetto a quello maschile. Dopo una breve introduzione fatta dalla prof.ssa Giuliana Parisi dell’Università degli Studi di Firenze, è intervenuto il dott. Davide Fiorino (Accademia dei Georgofili) che, nella relazione Riconoscere il merito, superare i pregiudizi: scienziate ai Georgofili (1753-1911), ha preso in esame la storia delle prime scienziate ai Georgofili, richiamandosi a una mostra curata dall’Accademia e che ha permesso di fare luce su figure femminili che la società e la cultura (anche scientifica) dell’epoca rendevano “invisibili”. Gli interventi successivi hanno affrontato il peso della componente femminile nel settore agrario, che la tradizione vede protagonista spesso in maniera assai meno rilevante rispetto a quella maschile. I dati dell’ultimo censimento dell’Agricoltura dell’ISTAT (il 7°) sono presentati in maniera analitica e dettagliata dalla dott.ssa Cecilia Manzi dell’ISTAT che, nella relazione dal titolo La donna nell’agricoltura italiana secondo il 7° Censimento dell’agricoltura, ha fornito il quadro oggettivo della situazione attuale. La dott.ssa Colomba Sermoneta (EUROSTAT) nella sua relazione La presenza femminile nel settore zootecnico e il contributo delle donne alla transizione digitale ha esteso l’analisi al comparto zootecnico, mentre la dott.ssa Paola Giordano (ISTAT) su quello della pesca e dell’acquacoltura (Il ruolo della donna nel comparto dell’acquacoltura e della pesca in Italia). L’analisi delle statistiche ufficiali ha permesso di evidenziare in maniera oggettiva il ruolo che le donne svolgono nel settore agrario e in quello delle produzioni animali in questo periodo di grandi cambiamenti nelle varie filiere produttive dell’agricoltura, nell’ottica di garantire la maggiore sostenibilità economica, sociale e ambientale dei processi e nella fase della transizione digitale che sta ampiamente coinvolgendo anche il settore dell’agricoltura. L’evento si è quindi concluso con l’intervento riguardante il ruolo che le donne rivestono nel mondo accademico italiano, in particolare nell’area delle produzioni animali, come esempio di quanto resta ancora da fare per rompere il “soffitto di cristallo” e raggiungere effettivamente la condizione di parità di genere, anche nel mondo universitario. L’ultima relazione, dal titolo Il ruolo delle donne in accademia nell’area delle produzioni animali, è stata presentata dalla prof.ssa Lucia Bailoni (Università di Padova) e dalla prof.ssa Paola Crepaldi (Università di Milano). Le relazioni che sintetizzano gli interventi fatti in occasione dell’evento organizzato presso l’Accademia dei Georgofili sono riportate di seguito e sono precedute da una relazione che analizza la formazione universitaria nel settore agrario e delle produzioni animali in Italia, focalizzata sul diverso coinvolgimento delle donne e degli uomini in questi percorsi accademici.| File | Dimensione | Formato | |
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