Soggettività e scrittura: la cura di sé tra narrazione e testualità. La cura è diventata – anzi lo è sempre stata – la categoria reggente della riflessione pedagogica moderna e contemporanea. Il saggio in questione propone una riflessione attenta dell’idea di cura nelle pratiche formative, in particolare la scrittura di sé, mostrando come la costruzione del soggetto passi attraverso la narrazione e la ricostruzione dei ricordi. Ancora una volta nel saggio viene affrontata la lettura di Sartre e del suo volume auto-biografico Le parole dove più volte l’autore francese ripropone il motto Nulla dies sine linea che rappresenta l’essenza curativa della scrittura. La scrittura ha una doppia funzione pedagogica: 1) la ricerca di sé; 2) la costruzione di una Bildung legata al modello ermeneutico-critico contemporaneo, dove l’attore prende pieno possesso del proprio agire e del proprio pensiero. Le parole, l’opera del filosofo francese, viene qui riletta in chiave pedagogica ed offre una breve rilettura critica dell’idea educativa di narrazione scritta. Il saggio è frutto di un percorso di ricerca del gruppo di pedagogia teorica della SIPED. Subjectivity and writing: self-care between narrative and textuality. The care has become – indeed it has always been – the focus category of pedagogical reflection, within modern and contemporary perspective. The essay offers a careful consideration of the idea of care in educative practices, in particular the writing of himself, showing how the construction of the subject goes through the narrative and the reconstruction of memories. Once again in the essay is tackled the reading of Sartre and his auto-biographical book's The words, where the French author proposes several times the slogan Nulla dies sine line that represents the essence of his therapeutic writing. The writing has a double pedagogical function: 1) self-seeking, 2) the construction of a Bildung linked to contemporary critical-hermeneutic model, where the actor takes full possession of his actions and his thinking. The words, the work of French philosopher, is here reinterpreted on pedagogical perspective and offers a brief critical reading-again on written narratives. The essay is the result of a research group of theoretical pedagogy of SIPED.

Soggettività e scrittura: la cura di sé tra narrazione e testualità / R. CERTINI. - STAMPA. - (2006), pp. 169-178.

Soggettività e scrittura: la cura di sé tra narrazione e testualità

CERTINI, ROSSELLA
2006

Abstract

Soggettività e scrittura: la cura di sé tra narrazione e testualità. La cura è diventata – anzi lo è sempre stata – la categoria reggente della riflessione pedagogica moderna e contemporanea. Il saggio in questione propone una riflessione attenta dell’idea di cura nelle pratiche formative, in particolare la scrittura di sé, mostrando come la costruzione del soggetto passi attraverso la narrazione e la ricostruzione dei ricordi. Ancora una volta nel saggio viene affrontata la lettura di Sartre e del suo volume auto-biografico Le parole dove più volte l’autore francese ripropone il motto Nulla dies sine linea che rappresenta l’essenza curativa della scrittura. La scrittura ha una doppia funzione pedagogica: 1) la ricerca di sé; 2) la costruzione di una Bildung legata al modello ermeneutico-critico contemporaneo, dove l’attore prende pieno possesso del proprio agire e del proprio pensiero. Le parole, l’opera del filosofo francese, viene qui riletta in chiave pedagogica ed offre una breve rilettura critica dell’idea educativa di narrazione scritta. Il saggio è frutto di un percorso di ricerca del gruppo di pedagogia teorica della SIPED. Subjectivity and writing: self-care between narrative and textuality. The care has become – indeed it has always been – the focus category of pedagogical reflection, within modern and contemporary perspective. The essay offers a careful consideration of the idea of care in educative practices, in particular the writing of himself, showing how the construction of the subject goes through the narrative and the reconstruction of memories. Once again in the essay is tackled the reading of Sartre and his auto-biographical book's The words, where the French author proposes several times the slogan Nulla dies sine line that represents the essence of his therapeutic writing. The writing has a double pedagogical function: 1) self-seeking, 2) the construction of a Bildung linked to contemporary critical-hermeneutic model, where the actor takes full possession of his actions and his thinking. The words, the work of French philosopher, is here reinterpreted on pedagogical perspective and offers a brief critical reading-again on written narratives. The essay is the result of a research group of theoretical pedagogy of SIPED.
2006
8849127278
La cura in pedagogia. Linee di lettura
169
178
R. CERTINI
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