Mirra fra alba e tramonto (Cinna fr. 6 Buchner)

L’articolo affaccia nuove prospettive esegetiche per il più lungo frammento superstite della Zmyrna di Elvio Cinna. La riformulazione originale del topos dell’aubade, compiuta dal poeta neoterico in emulazione con poesia epigrammatica alessandrina, consente da un lato di riconoscere i versi come archetipo di un motivo poi diffuso in poesia augustea, dall’altro di restringere il ventaglio di ipotesi sulla loro possibile collocazione nel contesto narrativo dell’epillio. ----- The article presents new exegetic prespectives for the longest surviving fragment of the Zmyrna by Elvius Cinna. The original characteristics of the aubade topos made by the neoteric poet to emulate te Alexandrine epigrammatic poetry allows us, on one hand, to recognize the verses as an archetype of a typical theme of the Augustan poetry whereas, on the one hand, to narrow the range of the conjectures about their possible setting in the epyllion's narrative context.