Dei lumi per le donne? Del cosiddetto discorso scientifico dell’uso esclusivo delle donne nel XVIII secolo. Nella letteratura pubblicata nel XVIII secolo, si può notare un gran numero di testi, in particolare scientifici, il cui titolo sembra di indicare che si indirizzano alle donne. Questi costituiscono un genere nuovo particolare alla loro epoca, una letteratura scientifica esclusivamente destinata alle donne? Possiamo considerarli, come certe specialiste della storia della Scienza hanno fatto negli ultimi decenni, come una letteratura riservata al pubblico femminile? Questi testi hanno veramente come scopo di soddisfare la curiosità delle lettrici mantenendo però questa curiosità in limiti “accettabili”, nei rudimenti di una conoscenza a cui i loro autori non desidererebbero che le donne abbiano accesso indistintamente? Tutti questi testi sono veramente di un tenore comparabile? Parlano tutti alle donne, e soltanto alle donne? Erano effettivamente letti dalle donne, nell’epoca in cui sono apparsi, e soltanto dalle donne? Il nostro articolo cerca di dare risposta a queste domande, illustrando quanto il contenuto, lo stile e gli scopi degli autori di questa letteratura scientifica non può permettere di considerarli come costituendo un genere all’uso esclusivo delle donne.
Des lumières pour les femmes ? Du soi-disant discours scientifique à l’usage exclusif des femmes au XVIIIe siècle / A.Farina. - STAMPA. - (2008), pp. 23-42.
Des lumières pour les femmes ? Du soi-disant discours scientifique à l’usage exclusif des femmes au XVIIIe siècle
FARINA, ANNICK
2008
Abstract
Dei lumi per le donne? Del cosiddetto discorso scientifico dell’uso esclusivo delle donne nel XVIII secolo. Nella letteratura pubblicata nel XVIII secolo, si può notare un gran numero di testi, in particolare scientifici, il cui titolo sembra di indicare che si indirizzano alle donne. Questi costituiscono un genere nuovo particolare alla loro epoca, una letteratura scientifica esclusivamente destinata alle donne? Possiamo considerarli, come certe specialiste della storia della Scienza hanno fatto negli ultimi decenni, come una letteratura riservata al pubblico femminile? Questi testi hanno veramente come scopo di soddisfare la curiosità delle lettrici mantenendo però questa curiosità in limiti “accettabili”, nei rudimenti di una conoscenza a cui i loro autori non desidererebbero che le donne abbiano accesso indistintamente? Tutti questi testi sono veramente di un tenore comparabile? Parlano tutti alle donne, e soltanto alle donne? Erano effettivamente letti dalle donne, nell’epoca in cui sono apparsi, e soltanto dalle donne? Il nostro articolo cerca di dare risposta a queste domande, illustrando quanto il contenuto, lo stile e gli scopi degli autori di questa letteratura scientifica non può permettere di considerarli come costituendo un genere all’uso esclusivo delle donne.File | Dimensione | Formato | |
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