Grazie all'abbazia di Sant'Andrea, fondata nel 1219 dal cardinale Guala Bicchieri, e alle molte sculture erratiche raccolte soprattutto nel Museo Leone, Vercelli rappresenta uno dei più straordinari e originali laboratori di sperimentazione di forme e modelli del gotico settentrionale europeo a sud delle Alpi. Portali e mensole di Sant'Andrea, la "Madonna dello Schiaffo" e i resti del pulpito della cattedrale rivelano la presenza diretta in città di maestranze provenienti dall'Ile-de-France, non sempre e non necessariamente legate al grande cantiere dell'abbazia vittorina. Anzi, opere come l'Adorazione dei Magi di Cavaglià, in stucco, sembrano guadare piuttosto al mondo imperiale e federiciano, ormai verso il 1240. Ma una componente fondamentale della cultura figurativa vercellese è quella antelamica, come conferma ancora l'arredo scultoreo di Sant'Andrea. Il contributo cerca di ricucire i rapporti tra queste opere, lo spazio urbano e il contesto storico, evidenziando la funzione storica di Vercelli e del Piemonte, vere cerniere tra mondo nordico e mondo mediterraneo, in una fase cruciale della vita delle forme artistiche europee.

Scultura a Vercelli nel XIII secolo / F. Cervini. - STAMPA. - (2007), pp. 61-82.

Scultura a Vercelli nel XIII secolo

CERVINI, FULVIO
2007

Abstract

Grazie all'abbazia di Sant'Andrea, fondata nel 1219 dal cardinale Guala Bicchieri, e alle molte sculture erratiche raccolte soprattutto nel Museo Leone, Vercelli rappresenta uno dei più straordinari e originali laboratori di sperimentazione di forme e modelli del gotico settentrionale europeo a sud delle Alpi. Portali e mensole di Sant'Andrea, la "Madonna dello Schiaffo" e i resti del pulpito della cattedrale rivelano la presenza diretta in città di maestranze provenienti dall'Ile-de-France, non sempre e non necessariamente legate al grande cantiere dell'abbazia vittorina. Anzi, opere come l'Adorazione dei Magi di Cavaglià, in stucco, sembrano guadare piuttosto al mondo imperiale e federiciano, ormai verso il 1240. Ma una componente fondamentale della cultura figurativa vercellese è quella antelamica, come conferma ancora l'arredo scultoreo di Sant'Andrea. Il contributo cerca di ricucire i rapporti tra queste opere, lo spazio urbano e il contesto storico, evidenziando la funzione storica di Vercelli e del Piemonte, vere cerniere tra mondo nordico e mondo mediterraneo, in una fase cruciale della vita delle forme artistiche europee.
2007
9788889280416
Arti figurative a Biella e a Vercelli. Il Duecento e il Trecento
61
82
F. Cervini
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