Lavoro part-time, apprendistato, lavoro temporaneo, formazione lavoro, lavoro a progetto, collaborazione occasionale, collaborazione coordinata e continuativa, sono le forme di lavoro che hanno introdotto una trasformazione radicale nel mercato del lavoro, ma che sono diventate fonte di preoccupazione per giovani e meno giovani. Forme “atipiche” in quanto non abituali, diverse dai tradizionali contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e dalle forme di lavoro autonomo, ma che hanno portato ad una rilevante trasformazione nel tessuto sociale e personale del soggetto di oggi. Nel momento in cui i bisogni individuali divengono la base da cui partire in quanto riconosciuti come fondamentali per accompagnare un soggetto a vivere, gestire e padroneggiare la flessibilità e l’incertezza dettata dalla attuale società, e il contesto assume il ruolo di variabile centrale, la formazione non può che attrezzarsi pensando a processi di azione molto destrutturati, a ipotesi più che progetti, a metodologie, metodi e strumenti in grado di cambiare al mutare della configurazione della relazione tra i soggetti protagonisti del processo di formazione, dando una forte centralità all’autoformazione. Quello a cui oggi la formazione deve guardare e dare risposte in grado di produrre benessere e sicurezza, è un soggetto che ha subito una perdita di senso, disorientato rispetto alle categorie del tempo e dello spazio (senza confini e senza limiti, se non quello certo della morte, ma che spesso è nascosta perfino a se stessi), frammentato, ma anche inquieto e ansioso di conoscere quali sono gli aspetti, le dinamiche che si creano nella propria storia formativa e desideroso di ritrovare le “coordinate” di orizzonte e orientare il cammino alla ricerca del proprio Senso. Un approccio pedagogico e formativo che richiede al soggetto un costante intreccio tra essere formato e essere formatore di se stesso, nel quale, attraverso la relazione con il contesto e mediante la rappresentazione della propria esperienza esistenziale, il soggetto si de-costruisce e si ri-compone, dando vita ad una dimensione di crescita collettiva, in cui cogliere anche il senso universale del proprio operare e del proprio essere. Un processo formativo del quale il soggetto è protagonista anche nello “svelare” e nel chiarire il suo divenire, imparando a ri-organizzare e ri-definire la propria esistenza sulla base di una conoscenza profonda di sé e della realtà che lo circonda. Part-times, apprenticeships, temporary contracts, work/training contracts, project work, occasional collaboration and employer-coordinated freelance contracts (collaborazione coordinata e continuativa) are the forms of work that have introduced a radical transformation to the labour market, but have become sources of concern, not just for the young. These are ‘atypical’ forms of work, insofar as they are not customary, different from the traditional open-ended employment contracts and forms of self-employment, and they have led to an important transformation in the social fabric and personal make-up of the present-day subject. It is clear that the widespread presence of atypical forms of work in our society is not only causing a change in the possible kinds of work, but is also emptying the same work of its social function . There are multiple psychological variables at risk since, whether we are talking job instability linked to a personal perception of losing one’s job, or an actual contractual condition, forms of problems are arising with repercussions on the construction of people’s professional identity, on the interaction between subject and work organisation, and on satisfaction levels and quality of life, including private lives. The moment in which individual needs become the starting blocks since they are recognised as fundamental in accompanying a subject to live, manage and master the flexibility and uncertainty dictated by current society, and the context assumes the role of central variable, education and training can but prepare by thinking of very destructured action processes, hypotheses rather than projects, methodologies, methods and tools that can change as the relationship between the subjects involved in the formative process varies, very much centring on self-formation.

Diverse Jobs: Atypical Work and Formation to Support an Unstable Balance / M. Mancaniello. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 135-157.

Diverse Jobs: Atypical Work and Formation to Support an Unstable Balance

MANCANIELLO, MARIA RITA
2012

Abstract

Lavoro part-time, apprendistato, lavoro temporaneo, formazione lavoro, lavoro a progetto, collaborazione occasionale, collaborazione coordinata e continuativa, sono le forme di lavoro che hanno introdotto una trasformazione radicale nel mercato del lavoro, ma che sono diventate fonte di preoccupazione per giovani e meno giovani. Forme “atipiche” in quanto non abituali, diverse dai tradizionali contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e dalle forme di lavoro autonomo, ma che hanno portato ad una rilevante trasformazione nel tessuto sociale e personale del soggetto di oggi. Nel momento in cui i bisogni individuali divengono la base da cui partire in quanto riconosciuti come fondamentali per accompagnare un soggetto a vivere, gestire e padroneggiare la flessibilità e l’incertezza dettata dalla attuale società, e il contesto assume il ruolo di variabile centrale, la formazione non può che attrezzarsi pensando a processi di azione molto destrutturati, a ipotesi più che progetti, a metodologie, metodi e strumenti in grado di cambiare al mutare della configurazione della relazione tra i soggetti protagonisti del processo di formazione, dando una forte centralità all’autoformazione. Quello a cui oggi la formazione deve guardare e dare risposte in grado di produrre benessere e sicurezza, è un soggetto che ha subito una perdita di senso, disorientato rispetto alle categorie del tempo e dello spazio (senza confini e senza limiti, se non quello certo della morte, ma che spesso è nascosta perfino a se stessi), frammentato, ma anche inquieto e ansioso di conoscere quali sono gli aspetti, le dinamiche che si creano nella propria storia formativa e desideroso di ritrovare le “coordinate” di orizzonte e orientare il cammino alla ricerca del proprio Senso. Un approccio pedagogico e formativo che richiede al soggetto un costante intreccio tra essere formato e essere formatore di se stesso, nel quale, attraverso la relazione con il contesto e mediante la rappresentazione della propria esperienza esistenziale, il soggetto si de-costruisce e si ri-compone, dando vita ad una dimensione di crescita collettiva, in cui cogliere anche il senso universale del proprio operare e del proprio essere. Un processo formativo del quale il soggetto è protagonista anche nello “svelare” e nel chiarire il suo divenire, imparando a ri-organizzare e ri-definire la propria esistenza sulla base di una conoscenza profonda di sé e della realtà che lo circonda. Part-times, apprenticeships, temporary contracts, work/training contracts, project work, occasional collaboration and employer-coordinated freelance contracts (collaborazione coordinata e continuativa) are the forms of work that have introduced a radical transformation to the labour market, but have become sources of concern, not just for the young. These are ‘atypical’ forms of work, insofar as they are not customary, different from the traditional open-ended employment contracts and forms of self-employment, and they have led to an important transformation in the social fabric and personal make-up of the present-day subject. It is clear that the widespread presence of atypical forms of work in our society is not only causing a change in the possible kinds of work, but is also emptying the same work of its social function . There are multiple psychological variables at risk since, whether we are talking job instability linked to a personal perception of losing one’s job, or an actual contractual condition, forms of problems are arising with repercussions on the construction of people’s professional identity, on the interaction between subject and work organisation, and on satisfaction levels and quality of life, including private lives. The moment in which individual needs become the starting blocks since they are recognised as fundamental in accompanying a subject to live, manage and master the flexibility and uncertainty dictated by current society, and the context assumes the role of central variable, education and training can but prepare by thinking of very destructured action processes, hypotheses rather than projects, methodologies, methods and tools that can change as the relationship between the subjects involved in the formative process varies, very much centring on self-formation.
2012
9788866551874
A Glance at Work. Educational Perspectives
135
157
M. Mancaniello
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