Il contributo introduce il manuale tecnico che si configura editorialmente come un volume collettaneo, a carattere multidisciplinare, al quale hanno contribuito, sotto un’unica regia, docenti, ricercatori ed esperti dell’Ateneo fiorentino, producendo all’uopo originali linee guida d’intervento, legate anche alla rigenerazione dei materiali di risulta e al recupero delle macerie. La finalità del volume, oltre a dar conto dell’esperienza maturata in oltre quattro anni di attività in situ e del dibattito mosso sulla tematica della ricostruzione post-sisma, è quella di fornire uno strumento tecnico ad uso delle comunità locali e dei progettisti per svolgere al meglio, a livello urbanistico e architettonico, il lavoro di recupero. Si tratta, in estrema sintesi, di una sorta di “codice di pratica” atto a guidare le azioni di rilievo, di analisi, di diagnostica per la conservazione e il restauro, di monitoraggio nella valutazione critica degli interventi più opportuni da gestire per la sicurezza futura a contrasto della vulnerabilità in un territorio a forte rischio sismico. La pubblicazione, prodotta dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, è opera originale, interamente dedicata alla messa punto metodologica ed operativa degli interventi rivolti al restauro dei centri storici abruzzesi colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 (dall’Aquila capoluogo ai comuni del cratere); in particolare, il volume raccoglie gli studi e i risultati delle ricerche svolte per la ricostruzione dell’antico borgo di Casentino nel Comune di Sant’Eusanio Forconese, oggetto di Piano di Ricostruzione post-sima e qui assunto, per le particolari valenze paesaggistiche del sito e per le peculiari condizioni del danno rilevato, quale caso emblematico dell’azione di ripianificazione, riabilitazione e prevenzione del costruito storico che, dopo gli anni dell’emergenza, ancora attende l’apertura dei cantieri per il recupero del patrimonio edilizio, anche in termini di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale, nonché di valorizzazione delle risorse culturali esistenti.
Il restauro architettonico post-sismico nei Piani di Ricostruzione / Giuseppe Alberto Centauro. - STAMPA. - (2014), pp. 34-58.
Il restauro architettonico post-sismico nei Piani di Ricostruzione
CENTAURO, GIUSEPPE ALBERTO
2014
Abstract
Il contributo introduce il manuale tecnico che si configura editorialmente come un volume collettaneo, a carattere multidisciplinare, al quale hanno contribuito, sotto un’unica regia, docenti, ricercatori ed esperti dell’Ateneo fiorentino, producendo all’uopo originali linee guida d’intervento, legate anche alla rigenerazione dei materiali di risulta e al recupero delle macerie. La finalità del volume, oltre a dar conto dell’esperienza maturata in oltre quattro anni di attività in situ e del dibattito mosso sulla tematica della ricostruzione post-sisma, è quella di fornire uno strumento tecnico ad uso delle comunità locali e dei progettisti per svolgere al meglio, a livello urbanistico e architettonico, il lavoro di recupero. Si tratta, in estrema sintesi, di una sorta di “codice di pratica” atto a guidare le azioni di rilievo, di analisi, di diagnostica per la conservazione e il restauro, di monitoraggio nella valutazione critica degli interventi più opportuni da gestire per la sicurezza futura a contrasto della vulnerabilità in un territorio a forte rischio sismico. La pubblicazione, prodotta dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, è opera originale, interamente dedicata alla messa punto metodologica ed operativa degli interventi rivolti al restauro dei centri storici abruzzesi colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 (dall’Aquila capoluogo ai comuni del cratere); in particolare, il volume raccoglie gli studi e i risultati delle ricerche svolte per la ricostruzione dell’antico borgo di Casentino nel Comune di Sant’Eusanio Forconese, oggetto di Piano di Ricostruzione post-sima e qui assunto, per le particolari valenze paesaggistiche del sito e per le peculiari condizioni del danno rilevato, quale caso emblematico dell’azione di ripianificazione, riabilitazione e prevenzione del costruito storico che, dopo gli anni dell’emergenza, ancora attende l’apertura dei cantieri per il recupero del patrimonio edilizio, anche in termini di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale, nonché di valorizzazione delle risorse culturali esistenti.File | Dimensione | Formato | |
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