Il bullismo all’interno della scuola costituisce un fenomeno sempre più oggetto di attenzione, considerato l’impatto negativo che esso a lungo termine produce sulla salute psico-fisica dei soggetti coinvolti. Recentemente, la nuova forma del cyberbullying si è aggiunta alle forme di prepotenza “tradizionali” ed ha reso ancora più articolato il quadro dei correlati emotivi di chi mette in atto questi comportamenti. Scopo del presente contributo è investigare se differenti componenti di intelligenza emotiva di tratto, misurate tramite questionario self-report, siano associate in maniera unica a misure autovalutate di bullismo tradizionale e cyberbullying, tenendo sotto controllo i livelli di vittimizzazione. Hanno partecipato 529 studenti di scuola media (46.69% maschi; M = 12 anni e 7 mesi, DS = 1 anno e 2 mesi. Il progetto è stato possibile grazie al determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Analisi di regressione logistica binaria gerarchica hanno mostrato che la dimensione dell’intelligenza emotiva concernente l’uso e la regolazione delle emozioni si associa negativamente ad entrambe le forme di bullismo; questa evidenza non risulta significativa quando il bullismo tradizionale è controllato per il cyberbullying, mentre continua ad esserlo quando il cyberbullying è controllato per il bullismo tradizionale e la vittimizzazione. Le altre due dimensioni - riconoscimento delle proprie e delle altrui emozioni - non sono risultate carenti in ragazzi che mettono in atto comportamenti di bullismo. I nostri risultati evidenziano che bullismo tradizionale e cyberbullying, benché fenomeni associati, presentano caratteristiche emotive di personalità in parte differenti. Inoltre, queste forme non si legano alla percezione di carenze nei processi inerenti l’appraisal emotivo, confermando che l’eziologia del bullismo non sia da attribuirsi a deficit precoci nel processo di elaborazione delle informazioni sociali.

Prepotenze tra pari ed intelligenza emotiva: somiglianze e differenze tra bullismo tradizionale e cyberbullying / Andrea Baroncelli; Giovanna Tambasco; Enrica Ciucci. - STAMPA. - (2014), pp. 194-194. (Intervento presentato al convegno XVI Congresso AIP sezione di Psicologia Clinica e Dinamica).

Prepotenze tra pari ed intelligenza emotiva: somiglianze e differenze tra bullismo tradizionale e cyberbullying

BARONCELLI, ANDREA;TAMBASCO, GIOVANNA;CIUCCI, ENRICA
2014

Abstract

Il bullismo all’interno della scuola costituisce un fenomeno sempre più oggetto di attenzione, considerato l’impatto negativo che esso a lungo termine produce sulla salute psico-fisica dei soggetti coinvolti. Recentemente, la nuova forma del cyberbullying si è aggiunta alle forme di prepotenza “tradizionali” ed ha reso ancora più articolato il quadro dei correlati emotivi di chi mette in atto questi comportamenti. Scopo del presente contributo è investigare se differenti componenti di intelligenza emotiva di tratto, misurate tramite questionario self-report, siano associate in maniera unica a misure autovalutate di bullismo tradizionale e cyberbullying, tenendo sotto controllo i livelli di vittimizzazione. Hanno partecipato 529 studenti di scuola media (46.69% maschi; M = 12 anni e 7 mesi, DS = 1 anno e 2 mesi. Il progetto è stato possibile grazie al determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Analisi di regressione logistica binaria gerarchica hanno mostrato che la dimensione dell’intelligenza emotiva concernente l’uso e la regolazione delle emozioni si associa negativamente ad entrambe le forme di bullismo; questa evidenza non risulta significativa quando il bullismo tradizionale è controllato per il cyberbullying, mentre continua ad esserlo quando il cyberbullying è controllato per il bullismo tradizionale e la vittimizzazione. Le altre due dimensioni - riconoscimento delle proprie e delle altrui emozioni - non sono risultate carenti in ragazzi che mettono in atto comportamenti di bullismo. I nostri risultati evidenziano che bullismo tradizionale e cyberbullying, benché fenomeni associati, presentano caratteristiche emotive di personalità in parte differenti. Inoltre, queste forme non si legano alla percezione di carenze nei processi inerenti l’appraisal emotivo, confermando che l’eziologia del bullismo non sia da attribuirsi a deficit precoci nel processo di elaborazione delle informazioni sociali.
2014
Volume degli Atti del XVI Congresso AIP sezione di Psicologia Clinica e Dinamica
XVI Congresso AIP sezione di Psicologia Clinica e Dinamica
Andrea Baroncelli; Giovanna Tambasco; Enrica Ciucci
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