L’obiettivo del progetto sperimentale, sostenuto dalla misura 16.2, è stato quello di realizzare e caratterizzare, nel tessuto aziendale del territorio, prodotti agroalimentari tradizionali e di nuova concezione, mettendo a punto e ottimizzando i processi di produzione. Le filiere direttamente interessate dalla sperimentazione sono state: quella zootecnica, con i settori ovino e suino; quella ortofrutticola, con la produzione dei piccoli frutti; e quella della cerealicoltura, con la coltivazione di grani antichi. Le sperimentazioni condotte rispondono a criteri di salvaguardia dell’ambiente e della sua biodiversità: valorizzando il mantenimento dell’ecosistema pascolivo e le razze autoctone, introducendo o recuperando varietà di cereali antichi, di specie e varietà di piccoli frutti ad alto valore nutraceutico. La caratterizzazione dei prodotti e dei processi produttivi incoraggia la diversificazione dell’offerta aziendale producendo i vantaggi economici che ne conseguono, anche stimolando la multiproduttività delle aziende stesse. Le ricadute positive riguardano quindi in primo luogo i produttori e le aziende di trasformazione, ma anche: reti d'impresa, consumatori finali, turisti, associazioni ed enti del territorio della Montagna Pistoiese, per l’effetto benefico che le eccellenze alimentari producono sul turismo. La presenza di attività sul territorio montano provoca infine ricadute sull’intera Comunità grazie alla multifunzionalità che le contraddistingue. L’auspicio è quindi quello che il lavoro svolto possa costituire un modello per altre aree della Toscana con effetti positivi sul recupero delle superfici agricole abbandonate, sull’ambiente e le società locali. I partner del progetto: - Università di Firenze –(DISPAA, DIPCHIM, DISEI) - Polo Universitario di Pistoia - UNISER - Oasi Dynamo - Azienda Agricola “Floriddia Rosario” - Azienda Agricola “Il Butale” di Castelli Lorenza e Giani Simone - Società Semplice Agricola “Savigni”
Valorizzazione di prodotti tradizionali e innovativi della montagna Pistoiese - LINEE GUIDA / Anna Acciaioli, Valentina Becciolini, Silvia Parrini, Alessandro Crovetti, Ginevra Virginia Lombardi, Rossella Atzori, Edgardo Giordani, William Antonio Petrucci, Stefano Benedettelli, Brunella Trucchi, Gianluca Stefani, Zanobi genesio, Luca zammarchi. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 0-83.
Valorizzazione di prodotti tradizionali e innovativi della montagna Pistoiese - LINEE GUIDA.
Anna Acciaioli
Writing – Original Draft Preparation
;Valentina Becciolini
Writing – Original Draft Preparation
;Silvia ParriniWriting – Original Draft Preparation
;Alessandro CrovettiWriting – Original Draft Preparation
;Ginevra Virginia LombardiWriting – Original Draft Preparation
;Rossella AtzoriWriting – Original Draft Preparation
;Edgardo GiordaniWriting – Original Draft Preparation
;William Antonio PetrucciWriting – Original Draft Preparation
;Stefano BenedettelliWriting – Original Draft Preparation
;Gianluca StefaniWriting – Original Draft Preparation
;Zanobi genesioWriting – Original Draft Preparation
;Luca zammarchiWriting – Original Draft Preparation
2018
Abstract
L’obiettivo del progetto sperimentale, sostenuto dalla misura 16.2, è stato quello di realizzare e caratterizzare, nel tessuto aziendale del territorio, prodotti agroalimentari tradizionali e di nuova concezione, mettendo a punto e ottimizzando i processi di produzione. Le filiere direttamente interessate dalla sperimentazione sono state: quella zootecnica, con i settori ovino e suino; quella ortofrutticola, con la produzione dei piccoli frutti; e quella della cerealicoltura, con la coltivazione di grani antichi. Le sperimentazioni condotte rispondono a criteri di salvaguardia dell’ambiente e della sua biodiversità: valorizzando il mantenimento dell’ecosistema pascolivo e le razze autoctone, introducendo o recuperando varietà di cereali antichi, di specie e varietà di piccoli frutti ad alto valore nutraceutico. La caratterizzazione dei prodotti e dei processi produttivi incoraggia la diversificazione dell’offerta aziendale producendo i vantaggi economici che ne conseguono, anche stimolando la multiproduttività delle aziende stesse. Le ricadute positive riguardano quindi in primo luogo i produttori e le aziende di trasformazione, ma anche: reti d'impresa, consumatori finali, turisti, associazioni ed enti del territorio della Montagna Pistoiese, per l’effetto benefico che le eccellenze alimentari producono sul turismo. La presenza di attività sul territorio montano provoca infine ricadute sull’intera Comunità grazie alla multifunzionalità che le contraddistingue. L’auspicio è quindi quello che il lavoro svolto possa costituire un modello per altre aree della Toscana con effetti positivi sul recupero delle superfici agricole abbandonate, sull’ambiente e le società locali. I partner del progetto: - Università di Firenze –(DISPAA, DIPCHIM, DISEI) - Polo Universitario di Pistoia - UNISER - Oasi Dynamo - Azienda Agricola “Floriddia Rosario” - Azienda Agricola “Il Butale” di Castelli Lorenza e Giani Simone - Società Semplice Agricola “Savigni”File | Dimensione | Formato | |
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