Il caffè è un prodotto popolare in tutto il mondo, spesso consumato più di una volta al giorno in diversi contesti, con una caratterizzazione sensoriale specifica legata all’amaro e un effetto stimolante dovuto alla presenza di caffeina. L’obiettivo di questo studio è stato quello di investigare le relazioni tra il contesto preferito descritto dai soggetti e le loro differenze individuali in termini di caratteristiche socio-demografiche, sensibilità al PROP (PROP status), numero di papille fungiformi (FP) e indice di metabolizzazione della caffeina (CMI). 137 consumatori di caffè sono stati caratterizzati per le variabili descritte sopra e hanno risposto alla domanda: “Descrivi il momento in cui preferisci prendere il caffè”. I testi prodotti dai soggetti sono stati analizzati utilizzando una metodologia congiunta semiotica e statistica che ha consentito di individuare 4 contesti preferiti principali (clusters), a seconda della maggiore attenzione per alcuni aspetti specifici: (1) il contesto “ASSAPORARE”, (2) il contesto “BREAK”, (3) il contesto “DOPO PASTO” e (4) il contesto “SVEGLIARSI”. L’analisi ha evidenziato che i fattori individuali sono legati alla preferenza per un diverso contesto. In particolare i soggetti con meno papille fungiformi e alto CMI sono più rappresentati nel cluster 1, più focalizzato sul prodotto e sulle sue caratteristiche sensoriali, mentre i soggetti con maggior numero di papille e basso CMI risultano più focalizzati sugli aspetti sociali della situazione di consumo, es. il caffè come occasione per delle chiacchiere con amici o colleghi, il rituale del coffee break e del caffè dopo pasto (Cluster 2 e 3). Lo studio ha evidenziato che le domande aperte possono essere efficacemente utilizzate per studiare la percezione dei consumatori in relazioni a differenze individuali di carattere fisiologico e di sensibilità ai gusti. Inoltre, l’uso combinato di una metodologia semiotica e statistica si è dimostrata molto utile nell’ottimizzazione delle procedure di analisi dei testi prodotti dai consumatori, superando alcuni limiti evidenziati in precedenza nella letteratura scientifica sul tema.

Determinanti del contesto di consumo preferito in relazione alle differenze individuali. Un approccio all’analisi di risposte a domande aperte / Spinelli, S., Masi, C., Zoboli, G.P., Dinnella, C., Monteleone, E.. - STAMPA. - (2017), pp. 33-38. (Intervento presentato al convegno VI Convegno Nazionale Società Italiana di Scienze Sensoriali tenutosi a Bologna nel 30 novembre – 2 dicembre 2016).

Determinanti del contesto di consumo preferito in relazione alle differenze individuali. Un approccio all’analisi di risposte a domande aperte

Spinelli S.
;
Masi C.;Dinnella C.;Monteleone E.
2017

Abstract

Il caffè è un prodotto popolare in tutto il mondo, spesso consumato più di una volta al giorno in diversi contesti, con una caratterizzazione sensoriale specifica legata all’amaro e un effetto stimolante dovuto alla presenza di caffeina. L’obiettivo di questo studio è stato quello di investigare le relazioni tra il contesto preferito descritto dai soggetti e le loro differenze individuali in termini di caratteristiche socio-demografiche, sensibilità al PROP (PROP status), numero di papille fungiformi (FP) e indice di metabolizzazione della caffeina (CMI). 137 consumatori di caffè sono stati caratterizzati per le variabili descritte sopra e hanno risposto alla domanda: “Descrivi il momento in cui preferisci prendere il caffè”. I testi prodotti dai soggetti sono stati analizzati utilizzando una metodologia congiunta semiotica e statistica che ha consentito di individuare 4 contesti preferiti principali (clusters), a seconda della maggiore attenzione per alcuni aspetti specifici: (1) il contesto “ASSAPORARE”, (2) il contesto “BREAK”, (3) il contesto “DOPO PASTO” e (4) il contesto “SVEGLIARSI”. L’analisi ha evidenziato che i fattori individuali sono legati alla preferenza per un diverso contesto. In particolare i soggetti con meno papille fungiformi e alto CMI sono più rappresentati nel cluster 1, più focalizzato sul prodotto e sulle sue caratteristiche sensoriali, mentre i soggetti con maggior numero di papille e basso CMI risultano più focalizzati sugli aspetti sociali della situazione di consumo, es. il caffè come occasione per delle chiacchiere con amici o colleghi, il rituale del coffee break e del caffè dopo pasto (Cluster 2 e 3). Lo studio ha evidenziato che le domande aperte possono essere efficacemente utilizzate per studiare la percezione dei consumatori in relazioni a differenze individuali di carattere fisiologico e di sensibilità ai gusti. Inoltre, l’uso combinato di una metodologia semiotica e statistica si è dimostrata molto utile nell’ottimizzazione delle procedure di analisi dei testi prodotti dai consumatori, superando alcuni limiti evidenziati in precedenza nella letteratura scientifica sul tema.
2017
Atti del VI Convegno Nazionale Società Italiana di Scienze Sensoriali
VI Convegno Nazionale Società Italiana di Scienze Sensoriali
Bologna
30 novembre – 2 dicembre 2016
Spinelli, S., Masi, C., Zoboli, G.P., Dinnella, C., Monteleone, E.
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