Più volte Ungaretti si è trovato a promuovere l’opera degli scrittori del Gruppo 63 destando stupore tra i molti, compresi gli stessi giovani del Gruppo, che vedevano nella figura del grande poeta l’immagine dell’arroccato difensore della tradizione. A cominciare dall’amicizia con Edoardo Sanguineti, nata già negli anni Cinquanta grazie a un fitto scambio epistolare, l’articolo mette in rilievo le dinamiche e le ragioni che hanno portato Ungaretti ad avvicinarsi ai poeti della Neoavanguardia e a promuoverne le poetiche; parallelamente, traccia la fisionomia del particolare magistero riconosciuto al vecchio poeta da parte dei giovani avanguardisti, quale esempio di continua ricerca del nuovo, di apertura e libertà d’azione, sotto il segno dell’inquietudine nei confronti del presente. Ungaretti promoted the writers of Group 63 several times, amazing who saw the great poet as the entrenched defender of tradition, including the young poets of the Group themselves. Starting from his friendship with Edoardo Sanguineti, born during the 1950s with a dense exchange of letters, the article highlights the dynamics and reasons that led Ungaretti to approach the poets of the Neo-avant-garde and to promote their poetics; at the same time, it traces the particular physiognomy of “master” that the young avant-gardists recognized in to the old poet, as an example of continuous search for the new, of openness and freedom, moved by a constant ‘inquietude’ for the present.
Un maestro d’inquietudine. Ungaretti, Sanguineti e il Gruppo 63 / Giovanna Lo Monaco. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 63-78.
Un maestro d’inquietudine. Ungaretti, Sanguineti e il Gruppo 63
Giovanna Lo Monaco
2023
Abstract
Più volte Ungaretti si è trovato a promuovere l’opera degli scrittori del Gruppo 63 destando stupore tra i molti, compresi gli stessi giovani del Gruppo, che vedevano nella figura del grande poeta l’immagine dell’arroccato difensore della tradizione. A cominciare dall’amicizia con Edoardo Sanguineti, nata già negli anni Cinquanta grazie a un fitto scambio epistolare, l’articolo mette in rilievo le dinamiche e le ragioni che hanno portato Ungaretti ad avvicinarsi ai poeti della Neoavanguardia e a promuoverne le poetiche; parallelamente, traccia la fisionomia del particolare magistero riconosciuto al vecchio poeta da parte dei giovani avanguardisti, quale esempio di continua ricerca del nuovo, di apertura e libertà d’azione, sotto il segno dell’inquietudine nei confronti del presente. Ungaretti promoted the writers of Group 63 several times, amazing who saw the great poet as the entrenched defender of tradition, including the young poets of the Group themselves. Starting from his friendship with Edoardo Sanguineti, born during the 1950s with a dense exchange of letters, the article highlights the dynamics and reasons that led Ungaretti to approach the poets of the Neo-avant-garde and to promote their poetics; at the same time, it traces the particular physiognomy of “master” that the young avant-gardists recognized in to the old poet, as an example of continuous search for the new, of openness and freedom, moved by a constant ‘inquietude’ for the present.File | Dimensione | Formato | |
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